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Hai trovato addebiti carta di credito da parte di phwhizz.com, sthlpay.com o stayhfit.com? Purtroppo si tratta di una truffa online che ogni mese effettua addebiti di diversi decine di euro sulla tua carta di credito! Vediamo come disattivare gli abbonamenti attivati a nostra insaputa e provare a recuperare il credito sottratto.

Addebiti truffa

Nelle prime settimane del 2023, abbiamo ricevuto diverse segnalazioni di utenti che si sono trovati Addebiti carta di credito sconosciuti. L’elemento comune agli addebiti carta di credito sconosciuti è la descrizione nonché il nome della società responsabile dell’addebito. Tra le segnalazioni ricevute vediamo addebiti da rdy2strms.com, insmmpay.com, intsmm.com, intlsmm.com, lovshpay.com, lvshelt.com, lvshltr.com, lvshpay.com, photowhz.com, phwhizz.com, phwhzpay.com, stahfit.com, stayhfit.com, sthlpay.com, sthltfit.com, ygslpay.com, ygsoulpr.com, yogaspr.com e ysoulpr.com.

Si tratta di una recente truffa a danni degli utenti! Il tutto parte da una truffa che utilizza il nome di Amazon per indurre l’utente a comunicare i propri dati personali e della carta di credito. Dalle nostre indagini è emerso che la truffa arriva come SMS con mittente (falso) AMAZON oppure tramite pubblicità sui social come Facebook o Instagram. La truffa si “scopre” analizzando gli addebiti carta di credito con attenzione alla ricerca di transazioni “sospette” da parte di aziende straniere mai sentite prima.

Truffa mittente Amazon

Vediamo come funziona la truffa degli addebiti della carta di credito. L’ignaro utente riceve un SMS o visualizza una pubblicità online che sembra provenire da Amazon. Il testo del messaggio contiene un testo molto simile a “Stiamo cercando di metterci in contatto con [TUO NOME] – Hai ottenuto il 2 posto nel vostro regalo [DATA RECENTE]. Il tuo premio ti aspetta [LINK]“. Sebbene circolino altre versioni del messaggio il succo è lo stesso, c’è un premio o un prodotto omaggio in attesa di essere ricevuto.

Indotti a visitare il link per ricevere il premio, gli utenti si trovano davanti un sito – apparentemente affidabile – che chiede dati personali quali nome, cognome, email, numero di cellulare per procedere con lo sblocco del premio gratuito. Il passaggio fondamentale per la truffa degli addebiti carta di credito è richiedere all’utente di inserire il numero della propria carta di credito per 1) verificare di essere maggiorenni, oppure 2) pagare le spese di spedizione oppure ancora 3) confermare di essere il vincitore del premio. In tutti e 3 i casi, il sito garantisce – a parole – la massima sicurezza della transazione.

Purtroppo, fornire i dati richiesti equivale a sottoscrivere un abbonamento mensile ad inesistenti servizi digitale, un po’ come i vecchi abbonamenti delle suonerie 899. L’evidenza di essere caduti nella truffa si avrà dall’analisi degli addebiti carta di credito o tramite le notifiche in tempo reale della proprio carta.

Abbonamento non richiesto

L’utente che compila con tutti i dati richiesti non riceverà nessun premio come anche nessuna email. La truffa rimane silente per qualche giorno così da non indurre sospetti nell’ignaro utente.

Le segnalazioni mostrano il primo degli addebiti carta di credito un paio di giorni dall’avvenuto invio dei propri dati personali. Sempre per non indurre eccessivi sospetti, il primo addebito da parte di phwhizz.com e soci è di pochi euro, di solito €2,95. La truffa degli addebiti carta di credito vede poi un successivo addebito leggermente più corposo entro 7 giorni, di solito il secondo addebito è di €49,85.

Dal secondo addebito, purtroppo, siamo nel pieno della truffa. Ogni mese ci troveremo addebiti carta di credito per importi dai €40 euro fino ai quasi €70 (€69,85) ovviamente a fronte di nessun bene o servizio ricevuto.

Amazon truffa: Samsung QLED a 1,95

Un altro caso di addebiti carta di credito sconosciuti che abbiamo potuto analizzare grazie alle segnalazioni dei nostri lettori, è quello dei televisori Samsung QLED venduti a €1.95 per una vendita estiva. Parliamoci chiaro, nessun venderà mai un prodotto QLED a meno di €2, la truffa pare evidente. Tanto meno Amazon spenderà denaro in pubblicità per regalare prodotti, prezzi conveniente si ma non di certo beneficienza!

In ogni caso, ignari utenti che hanno voluto capire se fosse vero o meno, si sono trovati davanti la stessa tipologia di sito ideato per carpire informazioni e dettagli personali in aggiunta alla carta di credito, per poi procedere con addebiti fraudolenti sulla carta di credito.

Annullare abbonamento truffa

Per annullare l’abbonamento truffa bisogna visitare il sito web che appare nella descrizione degli addebiti carta di credito. Nel caso delle nostre segnalazioni la descrizione degli addebiti includeva phwhizz.com e photbill.com.

Raggiunti i siti web, si nota un chiaro e ben visibile form. Inserendo l’indirizzo email utilizzato per la sottoscrizione – ammesso di conoscerlo, è possibile richiedere la cancellazione.

Nel caso in cui non si conosca l’indirizzo email o il form non funzioni, come nel 100% delle nostre prove, suggeriamo di inviare una email all’indirizzo email così come riportato sui siti stessi, nei nostri casi [email protected] per entrambi gli addebiti.

Dietro questa email si nasconde l’organizzazione “criminale” responsabile della truffa, al ricevimento della email, tipicamente entro 1 giorni, risponderanno con una conferma di cancellazione e una proposta di rimborso del 50% dell’ultimo addebito. Purtroppo, per quanto truffaldino e “criminale”, il loro operato non risulta in violazione di alcuna norma tale da attirare l’attenzione delle forze dell’ordine dei diversi paese coinvolti (Italia e Portogallo).

Una volta annullato l’abbonamento, suggeriamo di contattare il servizio clienti della propria carta di credito per disconoscere tali transazioni e procedere con un chargeback nei confronti di chi ha operato l’addebito.

Nel nostro caso, abbiamo contattato – tramite Chat – il supporto Curve che ci ha inviato un form da compilare per procedere con le indagini del caso. Ad oggi, siamo ancora in attesa dell’esito delle stesse da parte del support Curve.

Elementi comuni della truffa

Nella speranza di arrivare ad un punto comune tra le varie truffe, abbiamo individuato alcuni punti comune che – qualora di interesse – le Forze dell’Ordine potrebbero utilizzare per rintracciare i “criminali”.

I siti web per la cancellazione degli abbonamenti riportano il numero telefonico di un fantomatico call center a Lisbona, si tratta purtroppo di una numerazione VoIP – difficile da localizzare – ma uguale in tutti i casi: +351 304 500 665.

Lo stesso per gli indirizzi di posta elettronica, indipendentemente dal dominio in oggetto, sono tutti gestiti da MailGun in Europa (MX records eu.mailgun.org).

Siti truffa

Indirizzi web in qualche modo correlati alle truffe degli addebiti carta di credito, tutti registrati con NameCheap, con server su Vultur.com e posta su MailGun. Tutti e 3 i servizi sono stati allertati della truffa e tutti e 3 i servizi ci hanno ignoratocosa non farebbero per continuare a guadagnare.

  • insmmpay.com
  • intlsmm.com
  • intlspay.com
  • intsmm.com
  • lovshpay.com
  • lvshbill.com
  • lvshelt.com
  • lvshltr.com
  • lvshpay.com
  • photbill.com
  • photowhz.com
  • phwhizz.com
  • phwhzpay.com
  • stahfit.com
  • stayhfit.com
  • sthlbill.com
  • sthlpay.com
  • sthltfit.com
  • ygslpay.com
  • ygsoulpr.com
  • yogaspr.com
  • yosbill.com
  • ysoulpr.com
  • rdy2strms.com

Rimborso addebiti truffa carta di credito

Ottenere un rimborso non è facile ma si può tentare. In un caso che abbiamo seguito da vicino, siamo riusciti a recuperare il 100% degli addebiti truffati. Alcuni punti chiave da tenere conto per rivedere i proprio denari sono la possibilità di chiedere alla propria banca o emittente della carta di credito, di procedere con un chargeback nei confronti dei frodatori.

La banca farà di tutto per evitare di dover procedere con un chargeback, nel nostro caso l’unità frodi di Curve ha compreso la natura fraudolenta degli addebito e ha inoltrato a Mastercard una richiesta di storno con causale Cardholder Dispute of a Recurring Charge – code 4853. In altre parole, Curve ha segnalato a Mastercard che nessuno aveva mai autorizzato un addebito ricorrente (recurring charge) sulla carta e per tanto ne chiedeva lo storno.

Nemmeno 2 giorni dall’apertura della disputa e abbiamo ricevuto un rimborso per ogni addebito fraudolento. Per aggiungere pressione ai frodatori, abbiamo contattato il loro “servizio clienti” tramite l’indirizzo email riportato sul sito e intimato di fornirci i log di utilizzo del loro servizi. Perché chiediamo i log? Sappiamo di non aver mai utilizzato il loro servizio, quindi log legittimi non esistono. Dopo giorni di silenzio alla nostra richiesta di ricevere i log, abbiamo aggiornato il ticket facendo presente che la carenza di log è chiara evidenza di mancato utilizzo e quindi natura frodatori degli addebiti.

In aggiunta ai log, abbiamo chiesto di accedere ai nostri dati personali esercitando i diritti in materia di protezione dei dati personali di cui agli art. 12-15 del del Regolamento (Ue) 2016/679.

Questo perché i truffatori hanno 30 giorni dalla nostra richiesta per rispondere, passati i quali possiamo aprire un reclamo ex art. 77 del Regolamento (Ue) 2016/679 e artt. da 140-bis a 143 del Codice in materia di protezione dei dati personali. Tutto questo potrebbe non servire a nulla in quanto il Garante potrebbe decidere di non procedere ma sicuramente aumenta la pressione sui frodatori e la loro propensione ad emettere un rimborso.

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